Cos’è l’attestato di rischio digitale? Perché è così importante poterlo scaricare direttamente dal portale della compagnia?

Le informazioni contenute nell’attestato di rischio

L’attestato di rischio è un documento che riporta moltissime informazioni, tra cui:

  • Nome dell’assicurazione
  • Dati anagrafici del contraente
  • Numero identificativo del contratto di assicurazione
  • Tariffa applicata e tutti gli importi delle franchigie
  • Dati del veicolo, tra cui il numero di targa
  • Data di scadenza della polizza RC Auto
  • Classe di merito universale dell’assicurato

L’informazione più importante è contenuta nella classe di merito universale, un numero identificativo che va da 0 a 18 fondamentale per determinare il prezzo della polizza.

Come si calcola la classe di merito universale?

La CU – classe di merito universale – è un indice che misura il livello di “sinistrosità” dell’assicurato, ossia la quantità di incidenti in cui si è trovato coinvolto. Il meccanismo che si innesca è di tipo bonus/malus: in base al valore di riferimento il soggetto si ritrova in una fascia contributiva specifica.

Questo valore può essere adeguato anno dopo anno se non vengono commessi incidenti stradali. Ogni compagnia segue delle linee guida che gli consentono di non agire entro limiti rigidi e prestabiliti.

Le classi di merito universali sono state introdotte dall’ISVAP nel 2005 con lo scopo di favorire la leale concorrenza tra compagnie e una trasparenza maggiore. Ogni agenzia, quindi, quando rilascia l’attestato di rischio è tenuta a riportare la classe interna raggiunta e la classe universale di merito.

L’attestato di rischio e la Legge Bersani

Come abbiamo visto, il valore della classe di merito si stabilisce in base al numero dei sinistri in cui ci si è ritrovati coinvolti. Tuttavia, prima della Legge Bersani, chi stipulava una polizza assicurativa per la prima volta si vedeva assegnato il valore 14 (la classe 1 è quella virtuosa).

Dal 2007, grazie all’introduzione della Legge Bersani, è possibile assumere la classe di rischio di un membro della famiglia, a patto che si parli della stessa categoria del mezzo. Solo nel 2020 – con la RCA familiare – è stato possibile estendere questa possibilità anche agli intestatari di mezzi di categorie diverse.

Come ottenere il proprio attestato di rischio digitale?

In passato, la compagnia inoltrava al titolare della polizza l’attestato di rischio prima della scadenza della polizza stessa. Con la digitalizzazione di questo documento, il suo aggiornamento avviene in tempo reale e tutti gli aventi diritto (dal titolare della polizza al proprietario del veicolo) possono accedervi direttamente in via telematica.

La compagnia lo inoltra agli aventi diritto a mezzo mail. Si può accedere alla propria area utente riservata del sito delle compagnie per visionarlo o scaricarlo.

È importantissimo che chiunque possa accedere in tempo reale al proprio attestato di rischio digitale. Questo infatti è indispensabile per compiere qualsiasi operazione, ad esempio per cambiare compagnia.

In questo caso specifico, anche la nuova compagnia ha il diritto di accedere alle informazioni in questione. In base alla classe di merito può stipulare un preventivo preciso e senza sorprese.

Cos’è l’attestato di rischio digitale dinamico?

L’attestato di rischio dinamico è un documento – obbligatorio dal 1 giugno 2018 – che riporta ulteriori informazioni, tra cui i sinistri liquidati dopo la scadenza della polizza o a ridosso della stessa. 

Dal 1 gennaio 2019 la Tabella di sinistrosità pregressa si estende a 10 anni, anche se il periodo di riferimento per l’attribuzione della classe di merito resta fermo a 5 anni.

Un’altra novità riguarda la valorizzazione dei sinistri relativi alle polizze di durata temporanea, per cui è previsto il rilascio dell’attestato per tutte le tipologie di contratto.

Quali sono i vantaggi dell’attestato di rischio digitale dinamico?

Il vero vantaggio dell’introduzione dell’attestato di rischio dinamico è quello di bloccare in modo tempestivo i tentativi di frode. Troppo spesso infatti gli assicurati denunciano il sinistro in modo tardivo perché vogliono approfittare della classe di merito precedente.

Le compagnie, quindi, grazie a questo attestato possono dialogare tra loro e recepire tutte le informazioni necessarie sullo storico dei sinistri e sulla classe di merito universale spettante.

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